Torre Mozza
Ugento
Torre Mozza.
Il centro abitato prende il nome dall'omonima torre cinquecentesca.
Alla periferia dell'abitato un tratto di costa, caratterizzato dalla presenza di bacini salmastri, è oggi utilizzato per l'acquacoltura. Il paesaggio è ricco di canali e bacini artificiali, realizzati intorno agli anni Trenta nell'opera di bonifica di queste zone.
A 30 secondi dal nostro Hotel Teti puoi già trovare una magnifica spiaggia dorata, libera al pubblico, contornata da erbe mediterranee e pochi scogli a riva, spesso completamente coperti dalla sabbia.
Alla nostra destra iniziano ad alternarsi lidi con ombrelloni e sedie da sdraio, ad altre spiagge libere, per kilometri, fino ad arrivare alla pineta ugentina e alle spiagge di Torre San Giovanni.
Il suo mare, un'acqua cristallina che hai sempre sognato.
Le acque di Torre Mozza sono tra le migliori in Salento.
Limpidissime già a riva, sarà impossibile resistere stare a mollo ogni giorno della tua vacanza.
Torre Mozza è in una bellissima zona dominata da una natura unica e incontaminata, dichiarata parco naturale regionale nel 2007.
Il parco è ricco di fauna e flora selvatica e si estende per 8 Km lungo la costa ionica e di circa 3 Km in profondità.
La torre, eretta per ordine del Re Carlo V nel XVI secolo, era destinata all'avvistamento e per la difesa delle coste salentine contro le invasioni dei pirati Saraceni, nella sommità vi era una pira di legna che veniva accesa in caso di avvistamento di navi saracene (nella tradizione popolare è rimasta a rappresentazione di una situazione di pericolo il detto "mamma li turchi" ovvero: attenzione arrivano i saraceni e/o turchi) per avvisare, con il fumo prodotto dalla combustione, le altre torri costiere limitrofe e quelle presenti nelle masserie nell'entroterra.
Al primo piano vi è un locale dove erano posizionate le sentinelle, esse avevano a disposizione dei cavalli attraverso i quali, in caso di una imminente invasione, avvisavano la popolazione dei paesi nell'entroterra, compreso il capoluogo di Ugento.
Torre Mozza apparteneva anticamente al territorio di Gemini che a sua volta era un ex Feudo della Mensa vescovile.
Detta torre ha forma di tronco di cono, e durante la seconda guerra mondiale è stata usata dai soldati come postazione di mitragliamento.
Realizzata nel 1565 con il nome di torre dei Fiumi e crollata appena ultimati i lavori, è stata successivamente riedificata. Nel corso dei secoli sono avvenuti crolli parziali della stessa. Per questo le è stato attribuito il nome di Torre Mozza.